Reaper è un eccellente programma per la registrazione multitraccia di audio e MIDI, per il mixaggio, la produzione di Musica e chissà quant’altro. E’ disponibile, nelle versioni a 32 e 64 bit per i sistemi operativi Windows e OS X, ma si è avuta notizia di sviluppi recenti anche per il sistema operativo Linux, cosa che farà sicuramente piacere agli appassionati del Pinguino, data la proverbiale stabilità del sistema operativo. Lo utilizzo principalmente su PC fisso in ambiente Windows 10 Pro in abbinamento alla scheda audio Behringer FCA1616, dotata di 8 ingressi e di 8 uscite, e alla superficie di controllo Behringer X-Touch.Tuttavia vorrei usarlo presto in mobilità con il MacBook Air in ambiente OS X, dove mi avvalgo dell’ottima scheda M-Audio Fast Track Pro e, volendo, anche della superficie di controllo Behringer X-Touch. Lo scopo è quello di registrare in stereo dall’uscita dei mixer o in aria con uno o due buoni microfoni a condensatore.
Reaper supporta plugin di vario tipo, ma mi sono particolarmente affezionato agli effetti VST e gli strumenti virtuali VSTi, tecnologia sviluppata dalla Steinberg, ormai diventata uno standard, in merito alla quale parlo in un’altra sezione del sito e sviluppati, anche gratuitamente, da moltissimi nel settore. Per ridurre al minimo il tempo di latenza, utilizzo driver ASIO, che si appoggiano a questo protocollo di comunicazione, sviluppato da Steinberg per segnali digitali audio. E’ un prodotto commerciale e può essere utilizzato per 60 giorni senza limitazioni di sorta, anche se in realtà, fatta salva la piccola seccatura di una schermata per alcuni secondi al caricamento, può essere utilizzato senza limiti di tempo. Trovo che questo tipo di offerta, abbinata ad un prodotto professionale, induca sicuramente a un ragionamento di ordine morale, vista l’enorme mole di lavoro che è stata necessaria per il suo sviluppo, per cui mi permetto di suggerire l’acquisto di una licenza, visto che siamo in presenza di un software eccellente che viene continuamente migliorato e aggiornato. In maniera molto sensata gli sviluppatori propongono due licenze, in funzione dell’utilizzo, una da 60 $ e l’altra da 225 $, ma si badi bene che in tutti e tre i casi il programma è esattamente lo stesso e gli aggiornamenti saranno garantiti sino alla versione 6.99 (nel momento in cui scrivo siamo alla versione 5.40). Nel mio caso, utilizzando il sistema per puro diletto, mi sono regalato la licenza da 60 $, la cosiddetta Discounted License, e non posso che dichiararmi molto, ma molto, soddisfatto. Fatto interessante, la licenza può essere utilizzata su più macchine Windows e/o OS X a patto che se ne utilizzi una sola alla volta. Parlare di Reaper è come parlare di un universo in continua espansione, per cui è opportuno documentarsi continuamente. Per impararne l’uso si può con certosina pazienza ricorrere al poderoso manuale, che attualmente è di 468 pagine, e ad altri documenti reperibili nella stessa pagina. Tuttavia c’è una scorciatoia, rappresentata dal canale YouTube “Reaperiani” di Francesco Bonalume. Qui è presente una quantità incredibile di filmati sull’uso di Reaper e delle varie componenti hardware che si possono utilizzare in sinergia con questo software. Consiglio di iniziare dai filmati denominati “Tutorials Reaper italiano” e da quelli denominati “Reaperiani Basic“, per poi proseguire con tutti gli altri. Già dopo poche lezioni, una volta imparato l’uso di base del programma, si potrà approfondire parallelamente alla visione, in funzione di ciò che ci interessa, mediante l’uso della manualistica di cui sopra.
⇒ Work in Progress ⇐ 🙂