Molto spesso ho trovato affascinante l’Hi-Fi creativo basato sulla sperimentazione. Parlando di dischi, con l’avvento dell’audio numerico siamo passati dalla tecnica analogica del vinile a quella digitale del CD. Ho assistito, non poche volte, a immani, nonché sterili, gazzarre tra i sostenitori dell’una o dell’altra tecnica. Personalmente mi piacciono entrambi i sistemi, anche se ultimamente sento una forza che mi trascina verso il vinile, che tra l’altro, pur rimanendo prodotto di nicchia, sta vivendo una seconda gioventù. Non mi pongo il problema, ma alcuni sostengono che il CD e la musica liquida siano freddi, mentre il vinile, pur con i suoi limiti, sia migliore. Per migliorare l’audio del CD, limitato dai 16 bit e dal campionamento a 44,1 kHz, sono state proposte nuove apparecchiature e dischi, SACD e DVD Audio, con caratteristiche tecniche molto superiori al CD (e multicanale), che non hanno riscosso grande interesse. Tante volte nel tentativo di migliorare, l’ho fatto anche io, si rischia di ascoltare il suono dell’impianto e non la Musica e quindi l’obiettivo primario di un sistema di riproduzione audio, far ascoltare Musica, viene disatteso. Non sono stati rari i casi di appassionati di Hi-Fi che, dopo una frenetica corsa verso apparecchiature favolose e dal costo proibitivo, siano tornati a impianti più umani, ma soprattutto all’ascolto della Musica. Poi, siamo grandi, ognuno persegua l’obiettivo che si è prefissato. In merito alla musica liquida, in principio si è assistito allo scempio della compressione distruttiva dei brani con bitrate, in kb/s, molto bassi. Lo scopo era quello di far stare tanti brani nel minor spazio possibile di memoria o di utilizzare un canale più stretto per la trasmissione, ma credo che sia inutile dire che del segnale originale alla fine del processo fosse rimasto ben poco. Sono migliorati gli algoritmi con il passare del tempo e qualche passo in avanti è stato fatto. Altri hanno pensato di utilizzare algoritmi senza perdita (FLAC, Monkey’s Audio, …), i cosiddetti lossles, e così facendo si arriva all’esatta qualità del CD. Al di là dei nuovi dischi SACD e DVD Audio, con prestazioni molto maggiori al CD, ci sono stati alcuni produttori di Musica che hanno pensato di ricorrere alla musica liquida ma con caratteristiche tecniche superiori al CD. Nella seguente pagina possiamo vedere, ma soprattutto sentire, esempi di quanto detto, compatibilmente con le possibilità tecniche del nostro sistema di ascolto.