Chi, come me, è nato nel 1960 e dintorni, si ricorderà della Quadrifonia, tecnica di riproduzione audio che utilizzava 4 canali indipendenti, che poteva essere discreta (4 tracce indipendenti) o ridotta a 2 canali sul supporto fisico stereofonico con appositi codificatori (quindi riconducibili, tramite appositi decoder, a 4 canali per l’ascolto). Il sistema era costoso, poiché, oltre ad eventuali decoder, erano necessari un amplificatore a 4 canali e 4 diffusori. A peggiorare purtroppo le cose furono sviluppati diversi sistemi di codifica/decodifica quadrifonica, ovviamente incompatibili tra loro, che contribuirono a minare il già complicato diffondersi del sistema. Quindi, per svariati motivi, la Quadrifonia fu, come si può immaginare, un fallimento commerciale e venne abbandonata nel giro di pochi anni. In quel periodo ero uno studente universitario con ben pochi soldi in tasca e quando i miei genitori acquistarono il primo impianto stereo, mi classificai già tra gli esseri umani molto fortunati. Tuttavia, non avendo avuto occasione in quel periodo di ascoltare e, meno che meno, di possedere uno di questi sistemi, mi è sempre rimasto uno sgradevole senso di “amaro in bocca”. Inevitabilmente, con il passare del tempo, questi impianti e i relativi supporti musicali entrarono in una fase di oblio, ma inaspettatamente qualche decennio dopo sarei riuscito a colmare questa lacuna grazie all’uso delle nuove tecnologie audio disponibili per i PC e ad elettroniche disponibili a prezzi molto accessibili. Nelle pagine di questa sezione dedicata alla Quadrifonia vi racconterò questa nuova avventura che mi ha fatto fare un piacevolissimo viaggio indietro nel tempo e ha rinvigorito la mia passione, per mezzo di una tecnica quasi dimenticata, per l’ascolto della Musica. 😉