Normalmente le prestazioni dei convertitori DA, da Digitale ad Analogico, presenti a bordo dei componenti HiFi sono proporzionali al costo dell’apparecchiatura. Fortunatamente spesso queste sorgenti mettono a disposizione dei connettori di uscita audio digitali, ottici e/o elettrici, che possono essere messi in comunicazione con un convertitore DA esterno per una migliore prestazione. Alcuni anni fa, dopo averne sentito parlare molto bene, ho acquistato il Behringer ULTRAMATCH PRO SRC2496, che è ancora meritatamente al suo posto nel mio impianto HiFi e del quale potete consultare il manuale. Questo dispositivo non è solamente un convertitore DA, ma anche un AD, anche se in questo caso lo utilizzeremo per ottenere un segnale analogico con cui alimentare il resto della catena di riproduzione audio. Questo DA utilizza, per le uscite analogiche, connessioni bilanciate XLR per cui sarà necessario procurarci un paio di adattatori XLR femmina – RCA femmina. Dispone di 3 ingressi digitali selezionabili tramite un pulsante : ottico Toslink, elettrico coassiale e elettrico XLR AES/EBU.
Disponendo di diverse apparecchiature che hanno uscita ottica Toslink e di un solo ingresso ottico sul convertitore, ho optato per l’acquisto di una matrice ottica di commutazione della Ligawo in merito alla quale ho relazionato in un’apposita pagina.
Sull’ingresso digitale elettrico S/PDIF ho connesso l’ottimo CD Player professionale Numark MP103 che, a fronte di una cifra ragionevole, offre prestazioni di tutto rilievo e la sola uscita digitale elettrica. Non ho avuto occasione di utilizzare apparecchiature con uscita XLR AES/EBU.
Forse ci si chiederà del perché spendere una cifra intorno ai 200 € per avere lo stesso risultato già disponibile alle uscite analogiche delle sorgenti HiFi. Beh, il convertitore DA è il dispositivo che si occupa della traduzione dei numeri 0 e 1 che il sistema digitale fornisce in un segnale analogico e deve farlo nella maniera più accurata possibile, compatibilmente con il nostro budget. Trovo che il suono in uscita dell’SRC2496 sia fantastico commisurato all’importo speso, altri convertitori hanno un costo decisamente impegnativo. Alcuni appassionati si sono addirittura spinti a fare modifiche hardware del dispositivo per migliorarne le prestazioni e in rete si trova letteratura in merito. Per ora sono molto soddisfatto del dispositivo così com’è, ma non escludo in un prossimo futuro di ragionarci su. Per curiosità posso citare un esperimento da me condotto. Avevo un vecchio ricevitore digitale per TV satellitare, poi sostituito, di fascia molto economica con convertitori DA in uscita proporzionati al costo e dal suono decisamente non soddisfacente. E’ bastato connetterlo per via digitale ottica Toslink all’SRC2496 per ottenere un suono decisamente migliore. Ricapitolando, consiglio l’adozione di un convertitore DA esterno di buona qualità che in questo modo diventerà il cuore ben suonante del vostro sistema digitale.